CAVV – CSV di Venezia è capofila del progetto “#tuttamialacittà: le azioni di rigenerazione urbana del volontariato per le comunità locali”, un progetto di rigenerazione urbana che intende unire le forze di cittadini, associazioni ed amministrazioni per valorizzare, nei diversi territori di cinque province venete, gli interventi di rigenerazione urbana già attivi, la riappropriazione dei beni comuni ed il rilancio di aree dismesse o sottoutilizzate.
PROGETTO #TUTTAMIALACITTÀ©
CAVV – CSV di Venezia è stato capofila del progetto “#tuttamialacittà: le azioni di rigenerazione urbana del volontariato per le comunità locali”, un progetto di rigenerazione urbana che ha unito le forze di cittadini, associazioni ed amministrazioni per valorizzare, nei diversi territori di cinque province venete, gli interventi di rigenerazione urbana già attivi, la riappropriazione dei beni comuni ed il rilancio di aree dismesse o sottoutilizzate.
Il progetto è stato realizzato in collaborazione con l’Università IUAV di Venezia, i Centri di Servizio per il Volontariato di Padova, Verona, Vicenza e Rovigo e finanziato dal Comitato di Gestione del Fondo Speciale Regionale per il Volontariato (CoGe).
Il Comitato di Gestione ha messo a disposizione dei Csv provinciali 1.000.000 euro per la sperimentazione di nuove forme di co-progettazione sociale.
Al progetto #tuttamialacittà di Cavv - Csv di Venezia è stato riconosciuto un finanziamento di 190.000 euro che copre l'80% del budget del progetto.
FORMAZIONE E CO-PROGETTAZIONE
La prima fase del progetto, da settembre 2018 a febbraio 2019, ha visto la realizzazione di un percorso di formazione e coprogettazione, in collaborazione con l'Università IUAV di Venezia. Gli iscritti sono stati n.96 di n.68 diverse realtà associative delle cinque provincie (n.65 su n.96 erano giovani con meno di 40 anni e n.70 su n.96 erano persone in possesso di titolo di studio laurea e/o master).
I partecipanti hanno seguito seminari e workshop per l'approfondimento di diverse tematiche: “Teoria del cambiamento, analisi del bisogno e definizione della logica di intervento” Proff. Lorenzo Liguoro e Giulio Mattiazzi; “Dimensione spaziale degli interventi di rigenerazione e integrazione degli elementi fisici nel design di progetto” Proff. Luca Velo e Maria Leonardi; “Fundraising e organizzazione sostenibile per l'impatto sociale” Dott.ssa Martina Bacigalupi; “Forme e modelli di business sostenibili per l'impatto sociale” Dott.ssa Ilaria Pais; “Partnership pubblico-privata reti multi-attore e coinvolgimento della comunità” Dott. Andrea Mariotto.
VALUTAZIONE E SELEZIONE
Il percorso si è concluso a marzo 2019 con la presentazione delle Azioni Pilota alla Commissione di valutazione, composta da: Prof. Stefano Munarin, responsabile scientifico del progetto, docente a contratto presso l’Università IUAV di Venezia ed esperto in progettazione urbanistica, processi di trasformazione del territorio contemporaneo e politiche di welfare state; l'arch. Mauro Sarti, membro del consiglio direttivo dell'Istituto Nazionale di Urbanistica, esperto di rigenerazione urbana sotto l'aspetto progettuale e di finanziamento, promotore di esperienze virtuose come il quartiere Altobello di Mestre; il Dott. Claudio Calvaresi, esperto di Innovazione Sociale e Senior Consultant presso la società “Avanzi Sostenibilità per Azioni” ed i rappresentanti dei 5 Csv territoriali.
La Commissione ha selezionato le dieci Azioni Pilota che hanno ricevuto, ciascuna, un finanziamento di 12.500 euro. La realizzazione delle Azioni è stata quindi avviata nel mese di aprile 2019 grazie al servizio di supporto alla realizzazione realizzato dai Centri di Servizio territoriali in collaborazione con l'Università Iuav.
(A causa dell'emergenza Covid-19 la chiusura del progetto è stata posticipata a dicembre 2020.)
A seguire troverete maggiori informazioni su tutte le azioni pilota selezionate.
Le dieci Azioni Pilota selezionate:
CAPOFILA DEL PROGETTO: CAVV – CSV di Venezia
FINANZIATO dal Comitato di Gestione del Fondo Speciale Regionale per il Volontariato (CoGe)
PARTNER: Università Iuav di Venezia, Centri di Servizio per il Volontariato delle provincia di Padova, Vicenza, Verona e Rovigo, Fondazione Pellicani, Fondazione di Venezia, Unesco for Vicenza, Associazione Polesine Solidale, Federazione Regionale Ordini Architetti Veneto, Federazione Ordini Ingegneri Veneto, Istituto Nazionale di Urbanistica – Sezione del Veneto, Istituto Nazionale di Urbanistica, Associazione Nazionale Aree Urbane Dismesse, Associazione Nazionale Comuni Italiani, Ufficio Comunicazione e Informazione.
Il progetto dell’associazione capofila Legambiente Riviera del Brenta e di alcune associazioni giovanili di Mirano, è finalizzato ad attuare micro-interventi di riqualificazione ed organizzazione di eventi che favoriscano l’utilizzo delle aree del parco A. Moro e del Bosco del Parauro di Mirano (VE).
Le attività presso l’area del Bosco Parauro hanno avuto inizio nel mese di maggio 2019, con l’organizzazione delle “merende al Bosco del Parauro”, a cui sono stati invitati i genitori ed i bambini di tutte e cinque le scuole materne dei due istituti comprensivi di Mirano. Le merende sono servite, oltre che a far conoscere il luogo, a coinvolgere i bambini in un percorso di scelta partecipata dei giochi da installare per realizzare, come da progetto, un percorso attrezzato.
Il giorno 8 Giugno 2019 è stato invece effettuato il lancio dell’azione nel quartiere Aldo Moro di Mirano con l’apertura del Centro Civico, l’organizzazione di una biciclettata e l’allestimento dei banchetti di una ventina d’associazioni. All’evento hanno preso parte decine di persone: anziani, famiglie con bambini, giovani.
Le associazioni sono riuscite anche a coinvolgere l’Amministrazione Comunale di Mirano che ha approvato con una delibera una collaborazione attiva nella realizzazione del progetto. La fase successiva è stata l’organizzazione dell’evento, che si è tenuto il 28 settembre 2019, presso la Parrocchia San Leopoldo Mandic di Mirano, di progettazione partecipata con l’utilizzo della metodologia Open Space: “Futuri possibili per i luoghi dell’Aldo Moro”. I partecipanti suddivisi in gruppi di lavoro hanno elaborato numerose proposte di rigenerazione urbana dei luoghi del quartiere Aldo Moro: la piazza Moro, il Centro civico Masenello ed il parco Rabin, da realizzare nei mesi seguenti:
- Azione di mappatura del quartiere;
- Zona baby pit stop presso un bar della piazza;
- Stazione di bookcrossing presso la lavanderia a gettoni di Piazza Moro;
- Piantumazione delle aree verdi anche per delimitare i percorsi e le aree;
- Allestimento di tavoli e sedute;
- Progettazione di aree giochi in coprogettazione con le scuole e gli scout (tavolo ping pong – castelli pallets, barca a vela, sabbiere alte, giochi disegnati…);
- Realizzazione di aree giochi sportivi: corsa campestre, calcio camminato;
- Organizzazione di pedalate di quartiere;
- Servizio di bike service;
- Realizzazione di bacheche per promuovere le iniziative;
- Sostituzione di un vecchio ponte rotto con un nuovo ponte tibetano.
Nel mese di ottobre, uno dei gruppi creatosi nel corso dell’Open Space, ha condotto la mappatura del quartiere con la identificazione di una serie di punti su cui intervenire o per migliorare la sicurezza o per facilitare la mobilità lenta che è stata poi presentata al Comune di Mirano che ha risposto offrendo numerosi suggerimenti e sostegno per la sistemazione delle situazioni rilevate.
Nel mese di novembre presso la sede dell’associazione partner A.S.D. True Hardcore Cycle, è stato realizzato un corso di autoriparazione della bicicletta a cui ha partecipato anche molti associati della FIAB Riviera del Brenta. Nella stessa giornata è stata presentata una lezione sulla ciclologistica.
Negli stessi giorni, alla presenza di rappresentanti dell’Amministrazione Comunale, è stata inaugurata la postazione di book crossing situata all’interno della lavanderia a gettone di Piazza Aldo Moro. I libri sono stati resi disponibili da ACM e dalla biblioteca del Comune di Mirano. Nello stesso giorno presso il Centro Civico Masenello è stato presentato il libro Prateria e rifugio di Paolo Pietrobon, un abitante del quartiere, che nel libro ha riportato anche alcune vicende della storia del quartiere di fine 900.
A fine novembre il Comune di Mirano, cogliendo uno dei suggerimenti dell’Open Space, ha organizzato con le associazioni l’iniziativa “Puliamo il quartiere” che ha coinvolto un gruppo di giovani studenti che aderivano al progetto della Caritas provinciale “72 ore con le maniche in su”. Al gruppo è stato presentato il progetto di rigenerazione urbana del quartiere ed è stato loro insegnato come fare una rilevazione dei punti di forza e di debolezza di un territorio. Il giorno successivo, si sono messi alla prova, facendo una loro mappatura del quartiere Aldo Moro.
Nella seconda settimana di gennaio è stato istallato presso il bar – panetteria di Pizza Aldo Moro il fasciatoio per creare un punto di baby pit stop. Per il suo riconoscimento si era concordato un incontro anche in presenza del Presidente del Comitato UNICEF di Venezia, evento poi rimandato a causa dell’emergenza COVID19.
A febbraio le associazioni hanno partecipato alla settimana “Benessere ed ambiente” durante la quale hanno coinvolto n.350 ragazzi, delle scuole secondarie di primo grado dell’Istituto comprensivo Da Vinci, nelle attività di rigenerazione delle aree verdi del progetto. Il programma concordato con le classi, prima del lockdown, prevedeva la realizzazione delle seguenti attività:
- Istituto Lorenz: istallazione panche e tavolo da ping pong da parte degli studenti della sezione del legno;
- Classe 3^ Geometri CAT: rilievo topografico, nel rilievo saranno tracciate le aree con destinazione sommaria e percorso della campestre;
- Classi seconde dell’agrario: rilievo delle essenze arboree e proposte di cespugli da inserire nell’area destinata al gioco del nascondino;
- Gruppo giovani del CAI: realizzazione di ponte tibetano;
- Scuola primaria Dante e scuola secondaria primo grado Da Vani: dipintura anello d’asfalto con 12 diversi giochi (Coding 1, coding 2 e labirinto, Campanon, Scacchiera 1, Scacchiera 2, Twist, Twist music, Percorso, Labirinto, Salto e Fantasia) e Laboratorio per la costruzione di campane a vento;
- Gruppo Scout: realizzazione giochi e sedute con materiali in legno (pallet, tronchi);
- Gruppo Scout giovanissimi: piantumazione vigna e cespugli;
- Associazione Moving School 21: collaborazione nella realizzazione e certificazione dei manufatti;
- Festa finale con inaugurazione.
Tutte le attività già previste e concordate con i diversi partner sono state rinviate a causa della emergenza COVID 19.
Le attività stanno riprendendo con una parziale riprogrammazione: le attività con gli scout si realizzeranno ad agosto 2020 e quelle previste con l’Istituto comprensivo si svolgeranno ad ottobre 2020. Sono in corso di definizione i tempi delle altre azioni con gli altri partner.
Con la sinergia delle altre associazioni, ASCM sta sviluppando un’applicazione smartphone che permetterà ai cittadini di Mirano di vedere cosa propone la propria città in termini di spazi pubblici come parchi sportivi o ludico-ricreativi, teatro, comune, sapere che associazioni sono presenti nel territorio e che eventi saranno disponibili. Inoltre saranno segnati tutti i percorsi bike-friendly, dalle ciclabili alle strade sterrate o di norma poco trafficate. Sarà quindi un’applicazione simile a Google Maps ma che parte dai cittadini e sarà centrata nella promozione del tempo libero costruttivo. Per la realizzazione e il mantenimento dell’app, era previsto il coinvolgimento di una classe dell’I.I.S. “Levi-Ponti” di Mirano, ma anche questa azione è tata rimandata a causa dell’emergenza Covid.
Il progetto nonostante l’emergenza Covid sta procedendo e ha mantenuto immodificata la sua mission. Il termine del progetto è previsto per il 20 novembre 2020.
Il progetto dell’Associazione capofila Casa dei Sentieri e dell’Ecologia Integrale intende valorizzare l’area del convento di Santa Maria del Cengio di Isola Vicentina per farlo divenire un punto di riferimento per la comunità locale, luogo di momenti esperienziali legati alla riscoperta del rapporto con la terra, con il settore primario e con il paesaggio. Il convento è abitato da alcuni frati dell’ordine dei Servi di Maria e al contempo vissuto da molti laici che, sotto forma di associazioni e gruppi informali, abitano con iniziative ed eventi gli spazi del luogo. Da un punto di vista ambientale il convento è situato su una rocca sovrastante il paese di Isola Vicentina, sopra la quale prosegue il monte con vitigno, uliveto ed eremo. A fianco c’è la sede di una cooperativa agricola.
Il convento architettonicamente ha due parti, una più antica e restaurata, dove abitano i frati, e una zona novecentesca, ora disabitata e che necessita di interventi strutturali. Gli obiettivi de I Saperi del Fare sono quelli di assicurare un aumento della frequentazione degli spazi del convento per valorizzarlo maggiormente ed evitare che in futuro rischi di divenire disabitato e allo stesso tempo promuovere la conoscenza e il legame uomo-ambiente in senso ampio, con eventi anche nella città di Vicenza.
L’azione intende fornire occasioni di formazione teorica ed esperienze pratiche laboratoriali, per far sperimentare ai partecipanti in prima persona un nuovo modo di vivere il proprio rapporto con la natura, i suoi doni e i lavori legati ad essa.
Tra le varie attività sono stati organizzati:
- “Un altro mondo è possibile”: attività dedicata a trattare i temi della sostenibilità ambientale, del riuso e riciclo attraverso l’organizzazione di momenti di sperimentazione pratica dei temi promossi dal progetto, oltre che di cultura per una transizone verso sistemi economici e stili di vita sostenibili, costruzione di una rete di realtà impegnata sulle tematiche, Installazione in convento un orto su cassone utilizzabile per attività didattiche;
- Laboratorio “Cuciniamo” realizzato in rete con l’associazione Nutrizionisti per l’ambiente, con possibilità di avviare nuove collaborazioni considerato che gli spazi ospiteranno prossimamente una ristorazione sociale. Obiettivi raggiunti: aumento della visibilità dei luoghi come centro di cultura e sperimentazione sui temi del cibo sano, giusto e sostenibile;
- “L’orto Portatile al Burchiello” sperimentazione di attività di orticultura per l’autoproduzione e per una transizione verso sistemi economici e stili di vita sostenibili;
- Trekking “Resistere con nostra Madre Terra” e conferenza “Per un’economia della felicità”: studio e registrazione gps di un percorso da effettuarsi a piedi o in bicicletta di collegamento tra Vicenza e Isola Vicentina, e in particolare i due luoghi protagonisti del progetto “Porto Burci” e il “Convento di S. Maria del Cengio”. Organizzazione di momenti di incontro con esperti sui temi dei saperi del fare, dell’economia sostenibile, dei nuovi stili di vita qualificando ulteriormente i luoghi. Costruzione di una rete con nuove realtà impegnate sui temi dei saperi del fare e della sostenibilità. Valorizzazione del ruolo del convento come tappa di un turismo esperienziale e spirituale:
- “Raccontare per rigenerare” ciclo di proiezioni di video e documentari sulla sostenibilità
- “Gli alberi ci salveranno” conferenza con lo scirttore Zovi nell’ambito dell’iniziatica Raccontare per rigenerare
- “Qui e Ora” tavola rotonda per progettare le iniziative successive, incontro rimandato causa emergenza coronavirus.
Box Zero
Periodo di realizzazione attività: 3 agosto - 26 ottobre 2019
Progetto Concluso
Lo Stallo
Periodo di realizzazione attività: 6 maggio 2019 - 29 febbraio 2020
Progetto in Corso
#REGENERATIONMAGENTA
Periodo di realizzazione attività: 14 maggio 2019 - 29 febbraio 2020
Progetto In Corso
Rassegna Stampa:
Presentazione Progetto: